Intruso pescatore Il gestore dell’oasi lo invita a tornare

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Il presidente della Cantalupa «Non so quale motivo lo abbia spinto, ma sono disposto ad ascoltarlo. E se chiedesse  di venire, lo accoglierei»

Qualcuno si è introdotto nell’oasi Cantalupa e ha pescato di nascosto, buttando poi nel cestino la scatola di mais usato come esca. Ma la reazione del presidente dell’associazione è stata sorprendente. Nessuna rabbia per il gesto e il danno subito dall’ignoto, che per entrare ha forzato il cancelletto, ma l’invito a farsi avanti per condividere il motivo che lo ha spinto a pescare abusivamente. «Siamo arrivati qui da pochi mesi dalla provincia di Milano per realizzare un’oasi naturalistica, una scelta che si è concretizzata subito dopo la nascita di mia figlia, che vogliamo far crescere in mezzo alla natura. -spiega il presidente, Raffaele Tizi- Veniamo dal mondo del sociale e crediamo nel valore dell’educazione».

Nessuna condanna quindi per la persona che si è introdotta, ma solo parole di comprensione affidate ai social. «Ho invitato l’intruso a tornare alla luce del giorno e farsi avanti. Non so quale motivo lo abbia spinto a pescare di nascosto, ma sono disposto ad ascoltarlo. Vorrei solo capisse che forzando il cancelletto ha creato un danno, che avrebbe potuto evitare se avesse chiesto di poter venire a pescare: lo avremmo accolto e avrebbe potuto trascorrere una giornata serena. E se poi a spingerlo sono stati problemi economici, possiamo comunque parlarne: non è compito nostro intervenire, perché in questo caso spetterebbe alle istituzioni, ma di certo non chiudiamo la porta in faccia a nessuno».

Le parole di Raffaele Tizi hanno colpito molto anche gli utenti di Facebook, che ne hanno rimarcato l’atteggiamento comprensivo. Di certo un bel biglietto da visita per un posto che vuole diventare un’oasi naturalistica in cui la dimensione etica fa da sfondo a tutte le scelte. —

A. ALF.

Tratto da “La Provincia Pavese” del 5 Giugno 2021
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